BOLOGNESI 609
tuo favore ; ma in questa sperante deluso, delibera di batter le mura ed aprirsi una breeeia. Atterrata a colpi di cannóne la tor» re di Porta S. Stefano, vi si aprì una brec* eia capace d' entrarvi un carro. Veduto il pericolo si arma il popolo alla difesa, e secondato da una squadra di gentiluomini t ributta i nemiei che entrar volevano per 1' apertura , e incalzandogli con bravura » toglie loro tre Bandiere che avevano piantate sulla breccia , ed uccidendo più di So Spagnoli , gli costringono a ritirarsi»
Il Navarro ( l Febbr. ) ingegnere di D. Raimondo comincia a scavare una mina dalla parte del Baraccano, ma i Bolognesi avvedendosene, scavano una oontramina , rendendo cosi nullo l'effetto di quella del ne* ìttico.
Entrato in Città ( 5 Febbr. ) un nuovo soccorso Francese , e D. Raimondo temendo notahil danno , si decide levare 1' assedio. D. Gastone insegne 1' esercito Pontificio -e lo rompe il dì di Pasqua sotto Ravenna^ trionfo che costò la vita a Gastone. 1
Il Papa avnta la peggio ricorre ad altri metti, eccitando 1' Imperatore e gì' Inglesi contro i Francesi, che furono costretti a sgomberare de Bologna,lasciando in abbandono il Bentivoglio ( 10 Giugno ), che continuò a stive in guardia . Ma finalmente ad insinuazione di 'Francesco Fantuzzi in allora Gonfaloniere , i Bolognesi si diedero volontari al Pontefice, nelle mani del Cardinale Sigismondo Gonzaga, e del Duca d' Urbino , che ne presero il possesso.
Capitolaziooe del Pontefioe ( ao Giugno ) coi Bolognesi ; Annibale IL Bentivoglio si ritira co' suoi seguaci a Ferrara ; e Bologna torna al governo de'Quaranta,oonforme era stato stabilito dalle Bolle di Nicolò V, e del detto Giulio II.