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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   di san Procolo, fa guastata circa l'anno 1570.-» E in istrada Castiglione una, che tuttavia è io essere. — E la decimaquarta in istrada santo Stefano presso la Cerióla , fu distrutta del ia56.
   Ritornando ora al prefato opuscolo del Toselli, questi aggiunge all' argomento del secondo recinto di Bologna, le osservazioni che seguono. * Oltre le porte e gli avanzi di muraglie che rimangono, altri, indizi comprovanti essere stata questa la seconda periferia della città, sono gli spalti e i luoghi ove furono collocati i Monasteri, che per lo più si fabbricavano dietro le mura. San Domenico, san Pro-colo, la Santa, la Concezione, sant'Agostino, san Vitale, san Ciacomo, san Martino, san Gervasio , san Giorgio, costeggiavano le mura; e appena fuori della cerchia erano i Conventi di san Francesco, di san Mattia, di sant'Agnese, di san Lorenzo di Porta Castiglione, di san Biagio, de'Servi, e forse altri. Gli spalti o ripe sono quelle altare ohe si vedono nelle vie, Posterula, Brollo,Via Largk *cli santa Maria Maggiore, Belvedere di san Gérvasio, Tinti unga, ed altre. „ —L'Alidosi sunnominato, parlando delle inura del secondo recinto di Bologna, dice (non sappiamo a quale autorità si riferisca) che tali mura furono principiate l'anno 397 da Teodosio Seniore imperatore, e finite del 433 di Luglio da san Petronio Vescovo e Protettore di questa città ; e furono quelle del circolo, dove si vedono alcuni torrioni o porte esistenti tuttora. — E quando poi il detto Alidosi viene a parlare di esse pOTte, afferma che la città di Bologna fu ampliata da san Petronio ; sicché non sappiamo come Teodosio potesse cingere di mura una città che si aveva ancora a dilatare : quasi potesse vestirsi chi per anche non è nato. Ma lasciamo l'Alidosi colle sue asserzioni, e