breve tempo lunghissimo studio di corsa , ma qttan* do o vento non soffii, o infurii tempesta gli è forza o restarsi inoperoso, o andarne a rilento.
Abbia però io ad andarne a rilento nella nar* razione de* fatti, od affrettarne il corso, non ta* cerolli o adombrerolli per favor di partito, o per qualsiasi indiretto fine; conciossiachè ben turpe* mente adoperi chi ad ammaestramento del Popolo scrivendo Storie, di tal guisa le corrompe, che più presto che ad insegnamento, servir debbano ad illusione. Nè mi estenderò per certo in politiche e critiche riflessioni al di là di quello ohe esige una ben ristretta applicazione ai fatti acca* duti con quelli che accaddero in appresso, perchè rilevar si possa di qual modo vogliansi in simili circostanze gli uomini contenere, col misurarne li necessarj effetti che da primi ne conseguirono*
Onde non abbia poi 1* Opera stranamente ad au-* montarsi di mole mi restringerò nelle Note a riprodurre soltanto que'documenti che strettamente appariscono necessarii alla intelligenza della Storia che narro. Nè vorrassi attribuire a superfluità se alcuno di essi strettamente non risguardi il Mu-nicipio di Bologna, poiché non trattasi già tessendosi la Storia di Bologna in oggi, di restringerci a quello soltanto che la riguarda, mentre non si res* se da quest' epoca in appresso codesta Città colle proprie istituzioni, ne fu guidata da' suoi peculiari interessi , ma divenne a Lei comune quanto riguarda quelli Stati ne'quali fu rinfusa.
£ a questo scopo è diretto quello storico ristret-to che od ogni capo d* anno premetterò di quanto accadde in Italia, onde poi non ne venga la murici pai Storia di Bologna ritardata od interrotta t abbenchè derivar ne debba forse noja al Lettore da un' arida narrativa di cose, le quali in se non hanno ohe l'importanza di rammentare una legge promulgata e le di lei sanzioni, o 1' aggiustatezza de' riflessi di alcun Proclama , Editto od Allocuzione , o la narrazione di private cose.