I BOLOGNESI
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   Sino dalli J> Novemb. <796 erasj vietato ogni con* trassegno che indicasse servitù, e quindi proibito a* Cittadini di far indossare a famigli alcnna livrea , e l'innalzare stemmi gentilizj e cavallereschi, e tuttoché potesse indicare privilegii di casta , o do* minio. Ma le ultime a spegnersi sono le costumanze nate da orgoglio , e 1' innobbedienpa al detto ordinamento, altro provocava consimile con penali san» zipni li 19 Maggio di quest' anno, E non fVi certamente utile bando poiché il proscrivere ogni ge« nere di stemmi portò nel popolo, che non serba modi nella esecuzione d' ordini non da condizioni ristretti, up vero vandalismo. Infatti furono ve<* duti guasti e deturpati dalle d> lui mani de'pub* blici pionumpnti pregevoli per squisitezza di lavo* ?o, e per veneranda antichità, e cosi tolti alla storia ed alle arti utilissimi ammaestramenti. Ed an* pbe in oggi lamentarci li tristi effetti di tale im-provida ordinazione da chi dottato di {m°n senso s' avyiene percorrendo la Città nostra in tali monumenti barbaramente guasti.
   Credevasi che la fondazione della Cispadana Repubblica , 1' elezione de' Consigli per il direttorio del Comitato eentrale, e di tutti li cprpi dello 3tato , dovesse lasciare ogni incarico a rappresentanti della Repubblica indipendentemente da ogni influenza apche dello stesso Bonaparte , ma così non fu poiché apparve un di lui ordine delli 19 Maggio emanato dal Quartiere Generale di Monte-bello diretto al Comitato Centrale della Repubblica Cispadana d' installare entro 48 ore le amministrazioni de'dipartimenti (e). E perché il Comitato smesso non s1 illudesse sul di lui deciso volere c,i serbare ogni supremazia sulla Repubblica nel 4.* Articolo di tale ordinanza dichiarava riservare a sé sino ali1 intera organizzazione del Governo la medesima porzione di autorità ( porzione leonina ) che era riservata al potere legislativo. \Prestavasi il Comitato Centrale alla ingiunzione impostagli , e nominava li 3o Maggio alli altri cinque