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ANNALI
ci diffondiamo in quello che esplicitamente il di lei Municipio non risguarda. Conciossiachè non solo conviene che d' ogni cosa che abbia relaziono a cambiamento di Stato in Bologna débbiasi tener memoria comecché appartenga in appresso allo stato nel quale fu il suo Governo rinfuso ; mà perchè ad utile ammaestramento debbano stare le saggiò disposizioni e di previdenza a' Presidi de' Popoli di oggi giorno, come tutto si debba prudentemente coordinare al loro interesse, principalmente-col prò* porre al Governo uomini di sapere e probità, solo vantaggio che dal Popolo può raccogliersi dalla Storia.
Il 9 Luglio innauguravasi in Milano la nuova Repubblica nel campo del Lazzaretto fuori di Porta Orientale , detta poi dall' adunanza de' rappresentanti delle diverse Città, il campo della Confederazione . Mirabile fu la festa , e ad essa concorsero ancora gli uomini delegati di Bologna, Ferrara ed Emilia. Ed intanto Bonaparte usava della suprema autorità ad ordinamento della Repubblica. Eleggeva li Giudici, gli Amministratori de' Distretti dei -dipartimenti, dei Municipi. Più tardi li membri dei due Consigli de' Seniori e Jnniori. La saggezza di tali ordinamenti, 1' ampliazione di uno Stato libero , e più la volontà manifesta di chi tt suo talento tutto volgeva, indusse le Città della Cispadana Repubblica a chieder la rinfusione nella Cisalpina. Prime furono Imola e Ferrara * per invidia a Bologna , quest'ultima più a rilento per la memoria dell' antica supremazia . L' esitanza fu vinta però dal patriottico zelo al comun bene diretto ed ancor questa aderì. Il che reputossi a ventura perchè era Bologna città grande, 'e piena d' uomini forti e generosi. Aderirono in appresso a questa e Brescia e Mantova .
Ampliato così lo Stato della Repubblica divide-vala Bonaparte in venti dipartimenti che chiamava dell' Olona con Milano Città Capitale, del Ticino con Pavia, del Lario con Como, del Verbano con