I BOLOGNESI 5
Va'tele, dèlia Montagna con Lecco, del* Serio cón Bergamodell' Adda ed Oglio coni Sondrfd , del Mella con Brescia,1 del Benaco con Desfenzano, del Mincio con Mantova, dell' Adda con Lodi, del Crostalo con Reggio; del Panaro con Modena , dell'Alpi Appuane con Massa, del Reno con Bologna , dell' alta Padùsa con Cento, del Basso Pò één Ferrara, del Lamone con Faenza, del Rubicone con Rimini.
Poco tempo dopo sollevatasi Pesaro, si toglieva al Pontificio Governo, e davasi alla Repubblica Cisalpina.
Nelle Città però sottratte al Governo della Chiesa , specialmente per forza d' armi, era mal contento come che ripugnanti alle innovazioni che à parer loro erano fatte in cose di Religione. Il qual malcontento crebbe oltre modo allorché fu imposto a prestar giuramento di servare inviolabile la Costituzione, d'eterno odio al governo dei Re, della Aristocrazia od Oligarchia, di non . soffrire giammai' giogo straniero, di contribuire Con tutte le forze al sostegno della libertà ed uguaglianza ed alla conservazione della Repubblica. Ogni argomento adoperavasi da' Magistrati a persuasione, ma inutilmente, poiché movendo da uomini in faina di sostenitori delle nuove opinionimancavano di 'un mezzo di persuasione, e d' altronde uomini per se stessi avversi a Repubblica , e ne» mioi a democratiche istituzioni, o di religiosa coscienza , non solo negavansi a prestarlo, ma intendevano a dissuaderne li altri, col dimostrare la cosa gravemente colpevole. Tentarono quindi altro mezzo a riuscire* nell' impresa rivolgendosi al Clero, né s'illusero. Conciossiaohè fra li altri il Cardinale Chiaramonti di quel tempo Vescovo d'Imola;, e che in appresso fu Papa Pio VII, pubblicò una di lui Omelia piena di mitezza nella quale dimostra come le Repubblicane [istituzioni non sieno in opposizione colla libertà e col Vangelo, e comò lo scopo delle medesime sia 1' unione de'seutimeati,