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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
4.1 GIUSEPPE MUSOLINO.
a carico per falsa testimonianza, si istruì regolare processo, ma si dovette dichiararlo chiuso (il 16 giugno 1899) per insufficienza di prove.
Il 27 di settembre del 1898 alle Assise di Reggio, Giuseppe Musolino, quale imputato di duplice mancato omicidio, veniva condannato ad anni '21, mesi 2 e giorni 15 di reclusione. Condanna certamente assai grave, che tosto suscitò nell'animo di Musolino i più fieri propositi di vendetta. Difatti, in pubblica udienza, attraverso le sbarre della gabbia egli tirò un calcio a Vincenzo Zoccoli, e gli lanciò in faccia il giuramento, che se fosse uscito di prigione «gli avrebbe mangiato il fegato ». Altri asserisce che la minaccia fu questa : « si sarebbe venduta la carne degli Zoccoli come di animali da macello ».
Ai 27 dicembre 1898 il condannato Musolino vien tradotto dalle carceri di Reggio, dalle quali aveva tentato di evadere, in quelle di Gerace, che per essere di recente costruzione e cellulari sembrava offrissero garanzie maggiori di sicurezza e maggior resistenza all'audacia del detenuto. Ma poco dopo nella notte del 9 gennaio 1899 egli ne evade con altri tre detenuti, fra cui il cugino Filastò. È utile, ai nostri scopi psicologici, rilevare che la evasione fu preparata dai quattro con moltissima abilità.
Dopo essersi assicurati, picchiando sulle pareti, che il muro della cella presentava dei vuoti corrispondenti ai punti di appoggio delle travi durante i lavori di costruzione del carcere, i (prigionieri, che si erano provvisti all'uopo di un pezzo di ferro, cominciarono a praticare un buco in prossimità del pavimento-. I calcinacci che via via toglievano, venivano nascosti dentro il pagliericcio del letto; e per-evitare che questo venisse dalle guardie rovistato e allontanato dalla parete, il che avrebbe tradito l'iniziato lavoro, i detenuti si fingevano a vicenda malati. Nel rapporto intorno alla effettuata evasione, è detto