Stai consultando: 'Biografia di un bandito Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia', E. Morselli - S. De Sanctis

   

Pagina (25/447)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (25/447)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Le gesta criminose. 19
   l'eco delle sue gesta, ingrandendone con la fantasia le vicende, spandendo attorno al suo nome quasi un superstizioso terrore, e nello stesso tempo, per un rivolgimento curioso del senso morale, guadagnandogli quasi un'aureola di simpatia popolare. Si č voluto infatti vedere nel bandito Musolino impersonata la rivolta contro la ingiustizia, la lotta del debole contro l'organizzazione dei forti. Noi non narreremo con particolari le gesta criminose del bandito, non -descrivendo i suoi delitti uč il luogo dove li perpetrņ, nč il modo con cui assassinņ sette persone, tentņ uccidere e ne ferģ gravemente altre otto o dieci : ci contenteremo di seguirlo sommariamente durante il periodo della sua esistenza fuori della legge.
   Ai 17 gennaio 1899, i quattro evasi dal carcere di Gerace furovo visti in Agro di Sant'Eufemia di Aspromonte, luogo molto lontano da Gerace. Lą un certo Oliviero viene fermato e perquisito; ma subito gli vengono resi i 55 centesimi che gli erano stati tolti. Non si sa bene qual parte il Musolino prendesse in questo avvenimento; č giusto dire che la sua presenza colą, č supposta, piuttosto che provata. Non fu iniziato processo penale.
   La notte dal 28 al 29 gennaio 1899, Musolino insieme ad un compagno č visto nel bosco Castiglia, tenimento di San Luca, dove sa che Stefano Crea, uno dei testi pił gravi a suo carico nel processo di Reggio, doveva nottetempo preparare carbone di legna. Il Musolino nel silenzio della notte si accosta alla carbonaia, e lą, tra le tenebre, spara il fucile ed uccide Francesca Sidari, moglie (o concubina) del Crea, scambiandola a suo dire pel marito. Accortosi dello isbaglio, ricarica il fucile, con due altri colpi ferisce gravemente il Crea accorso alle grida della moglie, e ferisce lievemente anche certo Su-race che si trovava lą per caso e che non era da lui ricercato. Ritenendo morto il Crea, si dą alla fuga.