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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
Le gesta criminose. 21
mise la premeditazione. A domanda, disse di avere sparato un sol colpo alla Sidari e due al,Crea, e diè ragguagli precisi circa la distanza da cui sparò. — Il reato del 29 gennaio 1899 costituiva il primo atto di accusa nel processo alle Assise di Lucca.
In Corte di Assise, udienza del 27 maggio, ebbe luogo un confronto fra Penna Giuseppe, teste citato dalla difesa eli Musolino, e Stefano Crea, parte lesa; da esso emerse una circostanza di grave importanza. Penna trovavasi nell'ospedale di .Reggio Calabria, quando vi arrivò anche il Crea ferito da Musolino. Fra! i due ebbe luogo un colloquio intorno al fatto sanguinoso. Uscì il Penna dall'ospedale, e incontrato il bandito, gli chiese perchè avesse uccisa la Sidari, mentre solo suo marito, il Crea, avrebbe in ogni caso resa falsa testimonianza; al che Musolino rispose: «Ho ucciso la Sidari perchè si era mangiata anche lei la porzione di grano, che era stata regalata a suo marito in mercede della falsa testimonianza». Da ciò si desumerebbe che la donna non fu ammazzata per isbaglio !
Ai 10 febbraio 1899, Musolino, che era tutt'ora in compagnia con taluno degli evasi, si reca alla masseria ove è il pastore Carmine D'Agostino, non molto lungi dal bosco Castiglia. Simulando al medesimo amicizia e richiedendone l'ospitalità, nel momento che confidenzialmente gli passa il braccio sulle spalle, allo scopo per altro di immobilizzare il fucile che il D'Agostino teneva in spalla, gli immerge proditoriamente un pugnale nel fianco sinistro e «precisamente in corrispondenza della linea parasternale di sinistra, fra la regione epigastrica ed ipocondriaca sinistra sotto l'arco costale». L'arma ferì il polmone sinistro, l'ala piccola del fegato e il diaframma, il che produsse gravissima emorragia interna, causando rapidamente la morte dell'infelice D'Agostino. (Relazione dei dottori Za-garella e Santoro, medici a Villa San Giovanni).