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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Le gesta criminose.
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   contro la forza, sì nel nostro interrogatorio, sì in quello reso in Corte di Assise; difese il Perpiglia da ogni imputazione. È assai probabile, infatti, che il giovinotto non sparasse; come non può escludersi che il Princi, invece che da Musolino, venisse ferito, per errore, dagli agenti della forza pubblica.
   Alle 5 dello stesso mattino, del 9 marzo, in contrada Scap-pelluzzone, essendo in compagnia di un altro (che l'Accusa crede fosse ancora il Perpiglia), ferisce con due colpi di fucile mirati alle gambe (« appunto per non ucciderlo »), uno dei carabinieri, Pietro Ritrovato, della brigata quivi in perlustrazione. Musolino, che ha deplorato sempre questo omicidio, affermò che il carabiniere avesse fatto fuoco ripetutamente per primo, mentre egli, appena vedutolo, lo avrebbe pregato di lasciarlo passare. Lo stesso narrò più diffusamente anch.e a noi, asserendo di avergli ripetuta la raccomandazione di ritirarsi.
   I particolari dell'omicidio del carabiniere Ritrovato sono rimasti, anche dopo il dibattimento, assai oscuri ed incerti. Il teste a difesa Domenico Nucera-Abenavoli, autore di una biografia di Blusolino (1), riferì (udienza 28 maggio) avergli questi una volta confessato di aver tirati due colpi a bruciapelo contro il carabiniere Ritrovato perchè suppose volesse usare il moschetto contro di lui. Certo è che il Ritrovato prima di esser colpito dal bandito non gli aveva sparato, poiché il suo fucile fu trovato ancora carico. — Il mancato omicidio del Princi, l'omicidio del carabiniere Ritrovato, la rivolta ed il mancato omicidio di agenti costituirono il gravissimo IX atto di accusa al processo di Lucca.
   Per vari mesi parve che le sanguinose gesta del bandito si
   (1) Nella raccolta dei Processi celebri „, edita dal Sonzogno. Milano, 1902. La biografìa, in gran parte fantastica, è piena di inesattezze cronologiche e storiche: di più attribuisce a Musolino altri delitti e vizii non provati, non che di aver formata e comandata una banda,!