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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Le gesta criminose. 33
   spettava suo traditore. Ma gli indizi non sono sufficienti per affermare recisamente la cosa, ed anche stavolta si dichiara dal Tribunale un non luogo a procedere.
   Il 27 agosto 1900 Musolino, secondo gli atti processuali, compare insieme con certi Jati Giovanni e Stefano De-Lorenzo, due altri latitanti per volgari delitti, in agro di Precacore, e là, alla presenza di varie persone allibite dallo spavento, al cospetto dello stesso fratello minore della vittima, a colpi di fucile uccide Francesco Marte, che per amicizia non aveva voluto punire di morte Antonio Princi, traditore di Musolino. Il quale negò che Marte gli avesse offerto pane e pere, e negò di averlo ucciso per mandato della Picciotteria. «Lo uccisi da me solo perchè traditore » ; così confermò anche a noi e si ribellò contro l'accusa che egli incrudelisse sulla vittima. Nell'interrogatorio in Corto di Assise confermò che ammazzò il Marte da solo, con parecchi colpi di fucile, perchè era spia dei carabinieri e d'accordo col Princi gli aveva messo l'oppio nei maccheroni : escluse qualsiasi complicità del Jati e del De-Lorenzo. Nella istruttoria si trovano elementi per ritenere con probabilità che questi due coimputati compiessero materialmente la strage del Marte e che Musolino dirigesse, per così dire, la esecuzione; ma l'assoluzione dei coimputati e la condanna di Musolino impongono una grande riserva nel giudizio. — L'assassino del Marte costituiva il X atto di accusa nel processo di Lucca.
   In fine, il 22 settembre 1900, alle ore 5,30 del mattino, sempre nel territorio di Santo Stefano, in contrada Scifati, Musolino in compagnia di Jati e De-Lorenzo spara nuovamente (secondo l'accusa le fucilate furono cinque) contro Zirilli Stefano, che ha il coraggio di rispondere con altra fucilata. Allora i compagni (sempre secondo l'accusa) sparano.contro lo Zirilli, che resta gravemente ferito. In ^questo secondo attentato Mu-Musolino. 3