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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Le perizie psichiatriche. 399
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   ratterizza tutti i criminali', i quali in tanto sono degli anomali in quanto la loro personalità si svolge o diventa inadattabile alla convivenza civile nel loro momento storico, cioè in una data epoca e grado di evoluzione morale del loro gruppo-sociale.
   In sostanza, la psicologia del bandito Musolino è quella del delinquente, non dell'epilettico, nè dell'alienato di mento.
   VI. — La posizione di Giuseppe Musolino di fronte alle dottrine della scuola antropologico-chiminale.
   33. Giuseppe Musolino, sia per le note psicologiche e somatiche da cui è caratterizzato, sia per l'ambiente in cui ha operato le sue gesta, sia per la stessa natura dei delitti di cui si è reso colpevole, non si inquadra in nessuna delle particolari categorie fin qui descritte e denominate dalla scuola italiana :
   a) egli non è lo schietto delinquente epilettico nè il delinquente paranoico o altrimenti pazzo, per le ragioni molte e perentorie che abbiamo indicate nei paragrafi precedenti ;
   b) egli neppure può dirsi un delinquent e-n a t o, nel senso stabilito dalla antropologia criminale, perchè non ha quasi stimmate degenerative, non gli fa difetto una certa sensibilità-morale ed estetica, ha dei sentimenti di affettività domestica., non è dominato dal puro' e basso istinto, non appare vizioso, ed ha una nozione teorica, sia pure personale o barbarica, della giustizia ;
   c) non è un delinquente passionale, per quanto in lui domini il sentimento vendicativo, perchè commise tutti i suoi reati fuori di qualsiasi moto violento e immediato dell'animo; nè la vendetta assunse in lui l'intensità della passione ;