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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   400 giuseppe musolino.
   »
   d) neppure è un delinquente occasionale, perchè i suoi atti criminosi non sono la conseguenza isolata di una azione esteriore nè di un qualunque mimetismo sociale (salvo per riguardo all'atteggiamento di classico bandito), e resterebbero inspiegabili senza la indole ingenita del Musolino stesso. Certamente, come dicemmo;, vi è stata la influenza del fattore sociale, ma questo non avrebbe agito sulle determinazioni criminose del bandito ove in lui fosse mancato il temperamento criminale; per la qual cosa la figura lombrosiana più confacente al caso di Musolino rimane quella del criminaloide.
   Ciò nondimeno, a chi guardi all'insieme delle caratteristiche del Musolino apparirà evidente che egli è la fusione o combinazione di questi diversi tipi di delinquenti, ciascuno dei quali potrebbe pretendere per sè qualcheduna delle sue note psicologiche o morali.
   34. Meglio si attaglierebbe alla figura complessa di Giuseppe Musolino la designazione di delinquente primitivo, che fu recentemente e molto opportunamente introdotta in antropologia criminale (Penta); egli ne ha difatti molte delle note differenziali :
   a) la mancanza di vere stimmate fisiche e fisiologiche di degenerazione, e l'assenza del tatuaggio ;
   b) la lieve eredità^, e lo sviluppo mentale regolare;
   c) il potere di attenzione, la volontà di istruirsi e la persistenza dello sforzo volitivo;
   d) le false e ataviche credenze intorno alla organizzazione sociale e i pregiudizii di casta e di famiglia (il clan);
   e) la sincerità, o tutt'al più la piccola astuzia, non la vera simulazione ;
   f) la affettività domestica ed il sentimento di amicizia;
   g) una certa nozione della virtù e della onestà, insieme con la ristrettezza dell'orizzonte morale;