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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3Ò8 GIUSEPPE MUSOLINO.
   sente della psicologia e sociologia criminale. Ma riteniamo che il nostro preciso compito, quali periti alienisti, stia nella applicazione rigida al caso concreto della formula contenuta nel Codice penale.
   Dato questo punto pratico di partenza, e lasciando da banda ogni disquisizione teorica, noi dichiariamo che, a nostro parere, Giuseppe Musolino, nei momenti in cui commise i fatti che formano gli undici capi di accusa dell'attuale processo di Assise, non si trovava nelle condizioni mentali stabilite dalla legge quali escludenti la imputabilità.
   37. Egli, anzi tutto, non era in stato di infermità di mente: i suoi delitti non sono in relazione con idee nè con sentimenti nè con tendenze morbose, non sono dipendenti da' un disturbo di percezione, di ideazione, di affettività, di volontà, ossia da illusioni, allucinazioni, delirii, passioni patologiche, ossessioni ed impulsioni di qualsiasi specie.
   38. La epilessia, di cui egli soffre, non gli ha mai alterate le facoltà mentali nel loro esercizio normale e nell'adattamento intelligente degli atti ad un fine predeterminato, nè mai gli ha apportato perturbamenti transitorii o prolungati o permanenti delle funzioni psichiche. Secondo le nuove correnti della psichiatria forense, suffragate dalla concorde opinione dei più autorevoli clinici alienisti e medico-legisti, bisogna risolvere il quesito della imputabilità nella epilessia caso per caso. Non basta provare che un individuo sia affetto da neurosi comiziale perchè ne scaturisca la irresponsabilità di tutti i suoi atti: anche nell'epilettico, specialmente quando abbia normale o superiore alla norma la intelligenza, com'è il caso di Giuseppe Musolino, la imputabilità non può essere esclusa o diminuita se non quando, a tenore della legge, la