Stai consultando: 'Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti Lettere e documenti inediti', Verzino Edoardo Clemente

   

Pagina (102/198)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (102/198)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 104 —
   scritta dal Maestro all'Impresario Lanari di Firenze. « La Signora Almerinda Granchi, prima donna soprano, da due anni in Napoli, e per la quale scrissi io stesso « Roberto. »
   La nuova opera venne a Milano nel 1839; ed il 21 Settembre s'ebbe la prima alla Scala. Abuso ancora della pazienza del lettore col-l'accettare la collaborazione del solito appendicista, che nella Gaietta Privilegiata del successivo 24 scriveva:
   « Vi sono, a parer mio, alcune opere che giovano ai cantanti, altre che dai cantanti acquistano e pregio e grido. Fu tra le prime alla Scala (finito il Duello di Ricci il Giovane), 1' Italiana in Algeri di Rossini, nella quale ebbero specialmente lodi ed applausi i coniugi Marini; fra le seconde sarebbe ora da noverarsi il Roberto Dévereux di Donizetti (giacché del Gianni di Tarigi è bello il tacere, e per l'onore del Maestro, e per quello dei cantanti, che vi fecero tutti in solidum poca lusinghiera mostra di sé). È indubitato che la Mazzarelli, la Armenia, Salvi e Marini contribuirono efficacemente a far piacere parecchi pezzi di una musica, che non è fra le migliori del celebrato Maestro e che per sopramercato ha i soliti innesti e raffazzonamenti, contro il quale sprecano il fiato dei loro polmoni il pubblico ed i giornali. »
   Al « Roberto Devereux » successe la « Maria di Rudenz. »