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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — iog —
   In Italia il faut ceder la place
   Qui al tavolino sempre. Finito il Toìiuto e già cominciato il Duca d'Alba. Oh maestro mio, io dò al teatro quanto prima un amaro addio. Dico amaro sebbene mi fece ricco, ma lo dirò di cuore per sortire da tante souffrances........
   Tre opere, adunque, - che ancor oggi si reggono sui primi teatri del mondo, nulla avendo perduto della primitiva freschezza, — « La Figlia del Reggimento », « I Martiri » (ribatez-zati poi in « Poliuto »), « L'Angelo di Ni-sida » (anch'esso ribatezzato col nuovo titolo « La Favorita ») furono fatte rappresentare da Donizetti, a Parigi, nel solo 1840.
   Queste opere iniziarono il quarto stadio della carriera musicale di Donizetti, quello in cui, cedendo alle esigenze della scena lirica francese (come abbi^m visto dalla lettera del-l'S Aprile 1839), egli modificò la sua maniera, conservando però lo stile melodico della scuola italiana.
   « La Figlia del Reggimento » (il libretto era stato scritto, in collaborazione col S. Georges, dal Giovanni Bayard) (1) ebbe la sua
   (1) Questo celebre poeta comico, suocero di Scribe, nacque nel 1796 e mori nel 1853. Scrisse