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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   -infelicissima scintilla che infiamma la sua immaginazione, per que 1 buon gusto che lo rende segnalato, per quella dottrina che certamente non gli manca, quo egli su tutti gli attuali scrittori signoreggiar glorioso?.... Se Donizetti vuole?... E forse Donizetti non ha voluto?.... Non diremo questo, perchè anzi elaborato, rispetto all'arte, è apparso il suo componimento, condotto con quella castigatezza, con quella distribuzione e quel colorito ch'erano convenienti al soggetto. Ma, chi può mai farsi mallevadore dell'estro, chi può comandare all'immaginazione, chi mai è da tanto di poter riuscire sempre fortunato in tutto ciò che si propone di fare? — In quanto alle impressioni, la sola tediosa lunghezza del libro potea recar noja al maestro, come l'ha recata al pubblico; e così poteano spegnere qualunque infiammata fantasia gli insulsi -amori della sorella di Maria Padilla con quel insulsissimo suo conte D. Luigi, personaggio inutilissimo, e destar rabbia anzi che nobile passione quell'apparire e scomparire ad un tratto di una fidanzata principessa (Bianca di Borbone) mandataci fuori dal poeta, come si è detto, fra le comparse che non parlano. »
   Prosegue l'articolista lodando un coro d'introduzione, cantato entro le scene, due cavatine, cantate una dall'Abbadia e l'altra djlla Sofia Lowe, un duetto del secondo atto fra le due donne, ed un lungo duetto del terzo atto fra Maria Padilla e suo padre, un' aria del biritono nel terzo atto. Indi cosi termina la lunga appendice: