nello stabilimento del D.r Miti vie situato ad Ivrv (Seine) dove stette sino al 23 giugno 1847, e da dove sortì per entrare in una casa situata all'Avenue Chateaubriand N. 6 che abbandonò poi il giorno 19 Settembre p. p. per recarsi a Bergamo.
Non tutto questo tempo però io dimorai presso mio zio, ma col giorno 7 Settembre 1846 mi portai a Costantinopoli, da dove sono ripartito nuovamente per Parigi nel 4 di marzo p. p. e vi giunsi nel 23 di aprile, dopo il qual tempo gli fai sempre vicino.
Quando visitai la prima volta mio zio, non tro-vavasi in quello stato sì deplorabile come adesso, ed, ancorché egli non sempre favellasse a senno, conservava però una volontà, volontà che andò sempre scemandosi, e che in lui più non rinvenni quando gli tornai presso la seconda volta, nella quale lo trovai in quello stato in cui ieri fu veduto ed ispezionato da questo I. R. Tribunale (1).
Intanto, appena il povero infermo fu trasportato nella Casa d'Ivry, agli Uffici Aulici di Vienna era stata data, dall'Ambasciata Austriaca a Parigi, partecipazione ufficiale della grave malattia dell' infelice Maestro : ed al Governo di Milano giungeva, il 19 Giugno 1846, il seguente rapporto dell' Incaricato
(1) Per ordine del Governo erasi proceduto,iJ 14 Settembre, ad una visita all'infermo di un consesso giudiziario assistito dai periti D.ri Calvetti, Zen-drini e Longaretti.