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dal Governatore di Milano, il quale chiudeva la sua accompagnatoria col seguente giudizioso periodo :
Io non saprei asserire che il quesito « se si possa o meno trasportare il malato in patria », potrà ancor meno che non fu a Parigi essere sciolto costì, in assenza, non soltanto dell'ammalato, ma anche in mancanza di una più dettagliata esposizione dello stato in cui si trova. »
Pronta fu la risposta della Delegazione di Bergamo, che venne subito comunicata, dalla Cancelleria Presidenziale, all'Ambasciata a Parigi, come si rileva dalla Nota 24 Giugno 1846, che qui trascrivo:
« A passabilmente sollecito riscontro al pregiatissimo foglio di cotesta Ambasciata 15 corr., io mi affretto di spedirLe in originale il rapporto avuto dal R. Delegato in Bergamo da cui risulta: i.° che sebbene il fratello del celebre Maestro Donizetti non sia in una domestica posizione adattata per convenientemente ricevere l'ammalato — v'ha in Bergamo la Signora Rosa Mantoni Ved. Basoni, assistita da' più lauti mezzi, che il riceverebbe ben volentieri, procurandogli ogni sorta di ricovero ed assistenza di cui possa abbisognare ;
2.0 che Bergamo offre, oltre le cure che possono in simil casi essere unicamente l'opera dell'amicizia, una assistenza medica, che poco o nulla incoio d^ider? re :