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mese concernenti il disgraziato Maestro Donizetti,
10 mi onoro di trasmettere all'Eccellenza Vostra qui compiegata una istanza del di lui fratello domiciliato in Bergamo, e calorosamente appo£giato da quel R. Delegato, tendente ad ottenere il per-mesro di poter andare a prendere il disgraziato per ricondurlo in patria. Giacché lo stato, in cui ora trovasi il disgraziato Maestro, permise di toglierlo dal manicomio, io vorrei lusingarmi che V. E. possa trovarsi in grado se non di favorire immediatamente il progetto, almeno di farmi avere rassicuranti notizie per l'avvenire onde comunica'rle al petente.
Anche l'altro fratello, il Giuseppe, cooperava all' intento del fratello Francesco pel tra sporto del povero infermo a Bergamo; ed
11 16 Agosto 1847 indirizzava a a S. E. il Sig. Conte di Sturmer, Cavaliere Gran Croce di vari Ordini, Internunzio e Ministro Plenipotenziario di S. M. I. R. A. presso la Porta Ottomana » la seguente supplica:
Eccellenza,
Volgono circa due anni, dacché la mia famiglia fu colpita da una sciagura crudele nella persona dell' infelice mio fratello Gaetano Donizetti, afTetto da grave infermità che non ha nome. Inutili pur troppo furono tutte le cure prestate all'illustre infermo in Parigi; inutili i tentativi di ogni sorta fatti in quella capitale, se non per ridonargli intera salute, almeno per apportargli qualche alle-
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