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ha in codesta traslocazione dell'infermo dal cielo nubiloso di Parigi al cielo ridente di Bergamo.
Pieno di fiducia nella benevola e possente intercessione di Vostra Eccellenza ho l'onore di essere col più profondo ossequio
Di Vostra Eccellenza
Costantinopoli, Ì6 Agosto Ì841.
Umiliss. e Dev. Servo
G. DONIZETTI.
Mentre l'affettuoso fratello tanto si interessava per questo viaggio, che tanto preoccupava le Autorità Francesi, da Vienna erano già partite istruzioni che — per via diplomatica — dovevano appianare tutti gli ostacoli frapposti sino ad allora al compimento del desiderio dei componenti la famiglia Donizetti.
Non solo questa, ma tutta la cittadinanza bergamasca si interessava delle sorti dell' infelice Maestro, e primi fra tutti i suoi numerosi amici. Fra questi, il già suo condiscepolo alla Scuola del Mayr, ed allora insegnante all' Istituto Filarmonico di Bergamo, il M. Antonio Dolci, essendo depositario degli autografi musicali dell'amico, e ben sapendo quale grande . valore essi avessero, volle incaricare la Delegazione di Bergamo di trasmettere a Parigi il prezioso deposito, per