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essere consegnato aj Francesco Donizetti, che, visti gli indugi nel permettere il ritorno in patria del fratello, era corso a dividere col nipote Andrea le cure all'amato infermo.
Ecco quanto scriveva da Bergamo il 25 Agosto 1847, quel Delegato Provinciale al Governatore di Milano :
« Eccellenza,
Questo Maestro di Musica Sig. Antonio Dolci, intrinseco amico all'insigne e sventurato M. Cav. Gaetano Donizetti, si è quest'oggi presentato facendo l'istanza che si è riportata nel protocollo^ di cui mi onoro fare presentazione qui annesso all' E. V., unitamente al pacco suggellato contenente gli autografi Musicali, che il prefato Maestro Dolci, resosene l'anno scorso depositario, prega sia colla massima sollecitudine e coi mezzi rassicuranti degli Uffici diplomatici, spedito a Pjrigi per essere consegnato mediante quell'I. R. Ambasciata a chi al momento rappresenti colà gli interessi dell'infermo proprietario.
Siccome poi nel detto protocollo è fatto cenno anche dello stato in cui sono oggidì le pratiche presso le autorità della Capitale Francese pel ritiro e pel trasporto del Cav. Donizetti in questa sua patria; cosi non ommetto di rinnovare le preghiere già avanzate col riverente rapporto 10 Luglio p. p. N. 14205-832, susseguito dall'altro in datn 30 detto allo stesso numero, perchè 1' E. V. voglia continuare la valida Sua assistenza all'assunto del fratello dello stesso Donizetti, il quale sì è a que-