— I51 —
francesi possa essere stata deferita la gerenza di una specie di curatela sullo stesso, ed anzi son persuaso che in Francia, ove simili cure sono per legge devolute al Consiglio di famiglia, le Autorità non se ne sono menomamente interessate. L'I. R. Ambasciata non potrebbe quindi che trovarsi in grave imbarazzo per la-consegna.
Per tutto ciò si retrocede a codesta Delegazione il deposito in discorso ed il relativo protocollo col-l'invito a dirigere il depositario a codesto Tribunale, od anche a passare direttamente alle opportune intelligenze coll'autorità giudiziaria. »
Lunghe e controverse furono le pratiche per l'assegnazione d'un curatore all'infelice Maestro, e più volte la Delegazione di Bergamo ritornò alla carica, sì che il Governo scrisse al Conte Ceccopieri, Presidente del Tribunale d'Appello in Milano, in data del 3 Agosto 1847 la seguente Nota:
Fa presente il Delegatizio rapporto, che mi o-noro di accompagnare alla E. V., la necessità di un provvedimento a tutela della sostanza e degli interessi, richiesto dallo stato disperato in cui tro-verebbesi il disgraziato maestro di musica Gaetano Donizetti. Allude esso rapporto a due precedenti, 1 quali però non sono a mia disposizione avendoli inoltrati all'I. R. Ambasciata a Parigi.
Essi si riferiscono d'altronde alle pratiche per ottenere il trasporto del disgraziato in patria, argomento, di cui allo stato attuale delle cose, pare non possa più essere discorso.