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Memore della lettera, gid riportata, del 26 Settembre del Gran Ciambellano di Corte, il quale notificando al Governo di Milano il trasporto da Parigi a Bergamo dell'infelice infermo, l'officiava a dargli comunicazione sull'arrivo e sulle condizioni del medesimo, tenendolo pure di tempo in tempo informato dello stato di salute dell'ammalato — al quale così particolarmente interessavasi la Corte Austriaca —, la Presidenza di Governo incaricava di fornire notizie la Direzione Generale di Polizia (!), e ne chiedeva pure alla Delegazione di Bergamo.
Ecco quanto questa riferiva in data 4 Ottobre 1847:
Ciò che si ha qui di veramente positivo sul trasporto in patria del disgraziato Maestro Donizetti si limiterebbe ad una lettera scritta da suo fratello Francesco e diretta a questo Maestro Dolci nella quale gli si annuncia essere il tutto disposto per all'indomani alle ore dieci del mattino seguisse la partenza di lui col fratello Gaetano e col nipote Andrea non che coll'apposito accompagnamento di un Medico.
Pero non è a dubitarsi che quanto era disposto sia anche avvenuto, dacché nella nostra Gaietta Musicale del 29 Settembre, a pag. 310, sta una lettera scritta dal detto Nipote a codesto Sig. Ricordi, e nella successiva pagina 311 è ripetuta una data della Francia Musicale del ly, dal che tutto risulta