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dolorar la perdita di questo novello esule volontario. Forse un fato, che ad uomo non lice divinare, ha scritto: che due cuori scaldati allo stesso Sole, inspirati alla stessa soavissima melodia, seguentesi nel corso della gloria, ma non cozzantisi mai, il cuore di Bellini e quello di Donizetti, posassero sulla medesima terra straniera ».......
Quest'ultimo fatto vaticinato dall'enfatico articolista non si avverò, perchè Donizetti, come il lettore sa, partì da Parigi il 19 Settembre ed arrivò a Bergamo il 6 Ottobre 1S47.
Ecco il bollettino redatto dal D.r Rendu la mattina del 7 Ottobre, il giorno seguente all'arrivo :
M. Donizetti a passe une tres bonne nuit. Ce matin la phjsionomie est bonne et M. Donizetti ne parait nullement se resentir de la fatique du vo-yage. Il me serat diffìcile de trouver un changement dans l'etat de la sante de M. Donizetti. Cet etat me parait en tout semblable a celui dans le quel le malade etait avant son depart de Paris, et je reste convaincu que le voyage n'à etè nullement prc-judiciable a M. Donizetti.
L'arrivo era subito comunicato dalla Delegazione alla Presidenza di Governo, che il giorno S rispondeva :
« Nell'atto di inoltrare a S. E. 1' I. R. Gran Ciambellano, Sig. Conte De Dietrietstein, il rapporto 7
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