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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   corrente di codesta Delegazione io La invito a farmi conoscere tutto quanto sarà stato disposto pel ricovero del disgraziato Maestro Donizetti, e pella continuazione della cura ; non senza poscia riferire a non gran intervalli sullo stato in cui si trova l'ammalato. »
   Questi, al suo arrivo nella città nativa, fu subito accolto con cure pie ed amorose in casa della Gentildonna Rosa Rota Basoni, che colla figlia Giovannina condivise la delicata ed affettuosa assistenza all' illustre infermo sino agli ultimi momenti.
   Nella famiglia Rota-Basoni aveva sempre avuto il Maestro amichevole ospitalità nei brevi momenti che la sua fortunosa carriera artistica gli permetteva di poter trascorrere nella sua Bergamo. Questa aurea amicizia e la squisita pietà delle gentildonne di quella famiglia alleviarono — mediante le incessanti cure prodigategli coi più grandi, doviziosi ed affettuosi mezzi — le pene degli ultimi mesi dell'infelice Donizetti.
   Il fratello suo Francesco, il nipote Andrea e l'amico intimo Dolci condividevano le assidue cure e le ansie delle gentili infermiere. A Donizetti fu tolto fin l'ultimo beneficio : quello di comprendere quanta devozione, quanto amore lo circondassero. Alla sua mente