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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   incirca, ben di rado passa giornata, non presenti manifesti indizi-d'intelligenza. Il calore del corpo è naturalmente stazionario, né per ora si temono effetti di congestione cerebrale.
   I convellimenti sono più miti e men frequenti, e talora non ne soffre per intiere giornate.
   L'appetito gli serve ottimamente., chè anzi il suo vitto fu reso alquanto più nutriente colla sostituzione di brodi e panatelle alle bevande acquose ed all'uva che gli era ogni dì somministrata.
   Tale fu lo stato preciso dell'illustre ammalato ne'quindici di ultimi trascorsi; ove avvenga alcun cambiamento mi farò dovere di dargliene tosto contezze.
   D.r GIOVANNI CASSIS.
   Malgrado ogni sforzo dell'arte medica, ogni , più immaginosa cura dell'amicizia e della pietà, Gaetano Donizetti, fra il compianto universale, spirò alle ore 5 del giorno 8 Aprile, essendo a lui fin anche negato di comprendere e di partecipare all'esultanza di tutto un popolo che, compiuti i più mirabili atti di eroismo, in quei dì si inebriava nei dolci ideali di libertà fortemente agognata, eroicamente conquistata.
   Tutta Bergamo, commossa, accorse all' ultime onoranze rese al suo celebre figlio.