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Giosue Carducci
Biografia - Opere - Metrica
A. Franzoni
Società Tip. succ. Wilmant Lodi Milano, 1909, pagine 92

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   inessi da questi in terribile canzonatura, si scagliarono con feroci attacchi contro il libro, facendone orrendo strazio. Nè il Carducci era uomo da tacere, ed esordiva così anche la sua bollente polemica in prò della letteratura e dell'arte.
   E sopravvennero altre lotte ed altri guai : e gli anni dal '57 al '60 furono forieri di dolorosi eventi per lui e la sua famiglia. Lasciato S. Miniato senza alcuna intenzione di tornarvi, il Carducci aveva concorso al Ginnasio municipale di Arezzo ed aveva vinto la gara : se non che, accuse di empietà e di liberalismo fecero sì che la sua nomina non venne approvata ; ond'egli passò di nuovo a Firenze. E gravi sventure piombavano intanto sulla sua casa; la tragica morte del fratello Dante nel 1857 e quella angosciosa del padre nel '58. Giosuè, animato dal sentimento del dovere che lo spinse a cercar oblìo nel lavoro e nel soccorso della abbandonata famiglia, si rimise accasciato all'opera, solo radunandosi, per tutto svago, .a sera coi pochi amici in casa del Chiarini, ove si leggevano i più grandi poeti della patria, e s'improvvisavano fiori graziosi di poesia. « Se dovessi dire oggi come vivessi — lasciò scritto il Carducci di quei giorni — mi troverei imbrogliato: delle volte, pare, non più d'una volta forse, a certe età, si vive anche di nulla ».
   S'era allora accordato con l'editore Barbèra per la correzione filologica, annotazione e prefazione dei classici : onde cominciò la famosa Collezione Diamante dove il Carducci pubblicò i suoi primi studi : bellissimi tra l'altri quelli su le opere minori dell'Alfieri e sulla Secchia rapita del Tassoni. E