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neppure cessava, tuttavia, dalle polemiche per l'arte: anzi la società degli amici pedanti s, era fondato il suo bravo periodico, II Poliziano, sul quale il Carducci pubblicò parecchi scritti, precipuo fra i quali, Di un migliore avviamento delle lettere italiane moderne al loro proprio fine.
Finalmente un evento lieto : passato a Firenze, il giovine aveva ripreso 1' amore già avviato da giovinetto con Elvira Menicucci, figlia di un bravo e originalissimo popolano fiorentino, Francesco Menicucci; ed egli la sposò il 7 marzo del 1859, la buona Elvira che fu sempre la modesta compagna della sua vita fortunosa e gloriosa. Del resto, anche dopo il matrimonio, per nulla mutò il suo metodo di vita che rimase sempre il medesimo: uno studio indefesso, una grande attrattiva per le biblioteche e un vivo amore ai codici delle antiche poesie.
Ma, anche sugli occhi degli amici pedanti, benché nella penombra delle librerie, cominciava ad erompere nel suo fulgore il sole della patria. Fuori rumoreggiava la rivoluzione : le famose parole di Vittorio Emanuele del gennaio del '59 avevan commosso l'Italia e al giovine Poeta avevano destato il più vivo entusiasmo nel cuore, onde fiorì la nota Canzone a Vittorio Emanuele, nella quale era detto al Re :
abbraccia l'italica, bandiera : il serto scaglia oltre Po, nel terren de la battaglia.
Poi su' colli italiani
l'ombra adora di Roma, e il voto augusto sciogli di Giulio e di Traian su '1 busto.