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Giosue Carducci
Biografia - Opere - Metrica
A. Franzoni
Società Tip. succ. Wilmant Lodi Milano, 1909, pagine 92

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Il primo libro di Juvenilia, or mesto ed ora sdegnoso, pare cerchi uscire dalla valle brumosa, voglia liberarsi dalla corruzione dei tempi, e però inveisce contro la viltà, rifugiandosi in un vago desiderio di morte. Il secondo libro è, si può dire, un ritorno alla Grecia negli argomenti e nella forma; il terzo e il quarto sono un inno ai nostri grandi, un memore pensiero agli eroi del nostro rinnovamento; il quinto, uua lotta per l'arte classica contro la romantica; il sesto iufine, l'espressione di un ardente amor patrio. Il contenuto adunque di Juvenilia è tutto un canto del Poeta alle lettere antiche, è la sua passione per la grande arte del passato ; è — come ben disse il Croce — una poesia sulla poesia ; è P omaggio a Dante, al Goldoni, al Parini, all'Altieri, al Monti. Vagheggiatore della classica bellezza, il giovine arde incensi alle sacre muse; a Febo Apolline, a Diana Tri via. pur conscio che le passate divinità mal si potino ormai richiamare in vita; onde l'inno a Diana termina :
   .........Un vano ìdolo or sei;
   E anch'io ti spregio, e torno a' patrii dei
   Vate moderno.
   E il vate moderno sente il tripudio della vita, il rombo della rivoluzione, il suon de le prime italiche vittorie che gli percote il cor giovine ; ed ecco la Canzone a Vittorio Emanuele, alla Croce di Savoia, e i sonetti a Garibaldi e su le vittorie di Montebello, Palestro, Magenta, S. Martino e su gli eventi più notevoli di quel periodo, come i canti per le stragi di Perugia e la rivoluzione di Sicilia.