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d'ulivi in faccia al sole: Courmayeur, conca in vivo smeraldo, Salò porgente le candide braccia al sole, la verde Sirmione che sorride nel lucido lago, gemma de le penisole ; le città delle coste, arridenti a specchio di due mari, e l'Umbria verde e la Sicilia ardente. Ammira f aurora che bacia col roseo fiato le nubi, il mezzogiorno alpino splendente, intenso ed infinito, sovra le rocce : la primavera che appena sciogliesi di braccio al crudo verno e trema nuda al rigido aere, l'autunno che frange le pigre nebbie, e il novembre che fascia 1' animo di tedio. Contempla il mare infinito come il mistero, o l'acqua lucida, fresca e lieve dei rivi, gli alberi de la selva maremmana, curvi, aggrondati, stecchiti e i bei cipressetti di Bolgheri, alti e schietti, tra cui brilla il sole cadente.
Ancora: squisito egli nel ricevere entro di sè il senso delle cose, diviene impareggiabile nel comunicarlo agli altri : così, nella splendida ode Alla Stazione, l'impressione dei freni tentati, che rendono un lugubre e lungo rintocco, cui, di fondo a l'anima, risponde un'eco di tedio doloroso, e il moto del vapore che,
conscio di sua metallica anima, sbuffa, crolla, ansa, i flammei occhi sbarra ; immane pe '1 buio gitta il fischio che sfida lo spazio.
Altrove, il mare manda gemiti misteriosi, il fiume ruinoso e divallante pei verdi baratri, e il rivo roco s'ode gemere : s'ode il fremito che corre per le virenti cime degli alberi quando luglio addensa il turbine, o il sospirar de la lira tra' lauri: si sente il suono de le campane annunziarli dal ca-