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Giosue Carducci
Biografia - Opere - Metrica
A. Franzoni
Società Tip. succ. Wilmant Lodi Milano, 1909, pagine 92

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   aver lui accostato l'erudizione alla vita, di averla, presentata con tale vivacità e schiettezza da renderla accetta anche a parte di quel pubblico il quale dilettasi piuttosto delle così dette letture amene. E fa bene, perchè l'erudizione si era troppo segregata dal gran mare dei lettori, ond'è guardata ancora da taluno con soverchia soggezione; aereare un poco questo ambiente, animare quest'arte, metterla a contatto con la vita, è stato un gran bene: e l'opera geniale fu prodotta in lui dal senso profondo ch'egli ebbe della storia, accoppiato ad una aperta anima poetica.
   Così accadde anche che la sua prosa riescisse elegante e colorita, il bozzetto pieno d'ombre e di luci, la caricatura somigliante a un quadro plastico, la critica viva e piacevole come un racconto. La sua prosa contemperando l'antico col moderna fri appare limpida e tersa come una fonte, flessibile come un acciaio: fatto, tanto più notevole in quanto egli l'ha usata come strumento di filologia,, di critica, di storia: materia tutta che avrebbe potuto riuscire aridissima ed invece acquistò per lui l'attrattiva di una narrazione. Le sue pagine, pur dense di dottrina e nutrite di osservazioni filoso-tìche, filologiche e storiche, sono tuttavia illuminate da una grande arte, ricche d'immaginazioner robuste, rapide, agevoli. Giacché, nessuno più di mi ha odiato la rettorica vana, la vuotaggine boriosa, l'accozzamento degli ornamenti e dei traslati: la sua espressione è originale e piena come-¦ 1 pensiero da cui nasce e con cui è intimamente jonnaturata. Le parole inutili l'offendevano tantor che raccontasi come in una delle sue prime lezioni