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sdegnosa avversione d'ogni ipocrisia e superficialità: per una forma superbamente classica, e, sovra tutto, per un apostolato fervido e costante d' italianità. Ond'è che i giovani delle nostre Scuole,, i quali percorrono nei loro studi il mondo antico, e non solo greco e romano, ma egiziano e assiro, non devono poi lasciar d'imparare a conoscere e venerare il maggiore poeta che onori l'arte e l'Italia nuova. Da quella poesia inspirata ai più nobili sentimenti umani, ai ricordi più gloriosi della storia nazionale : da quei canti che ci presentano in un'aureola di luce le figure più notevoli della patria antica e moderna, che rievocano con mirabile potenza le libertà dei Comuni e le energie del Risorgimento, che inneggiano alla libera coscienza come alla fratellanza umana; esce una vampa di sacro fuoco, un fàscino di nobili aspirazioni di cui ogni spirito sentirà prepotente il bisogno a sollevarsi dalie impellenti e volgari necessità della vita. Così, nel sorgere di una nuova coscienza che allarga i confini dei nostri sguardi, non rimane scordato il culto della terra natale, principio e vita di ogni altro sentimento; l'affetto della patria palpita vicino a quello dell'umanità; e il Carducci li ha racchiusi ambedue nella sua grande anima, li ha magnificati ambedue con la sua grande poesia. Onde questi canti che celebrano il passato e l'avvenire, in una forma purissima per antica bellezza, inebriante per il potente respiro che in essa è della vita moderna, inspireranno la nostra gioventù; e Carducci] diverrà, come Dante, — buona ed auspicale ventura nostra! — il Poeta a cui ella volgerà gli sguardi desiosi di luce e il cuore assetato d'ideale.