XXII LA BIBLIOTECA
La funzione a cui accenna il Manifesto e quindi 1' apertura del Liceo ebbe luogo il 3 del successivo Dicembre.
Secondo le disposizioni del Municipio, come più sopra si è accennato, le raccolte fatte dalla Deputazione Filarmonica vennero annesse al nuovo Liceo. Esse, giusta il primitivo progetto del Prof. Aldini dovevano comprendere :
1.° L'Archivio e-le collezioni del celebre Padre G. B. Martini.
2.' La musica dei maestri di cappella di S. Petronio, espressamente ceduta all' Istituto Nazionale dal Direttorio Esecutivo.
3.° Molte composizioni musicali esistenti presso i PP. Filippini in Boloynu.
4.° Libri corali, strumenti ecc., delle soppresse Corporazioni religiose.
Ma a questo riguardo è da notare anzitutto che, non essendosi attuato il completo disegno dell' Istituto Nazionale, col rimanere da esso escluso quanto concerne l'Arte musicale, non potè neppure avere effetto la cessione approvata dal Direttorio Esecutivo della musica appartenente alla cappella di S. Petronio, onde quella rimase dove si trovava : ciò che è da ritenersi accadesse anche delle composizioni musicali esistenti presso i PP. Filippini.
Quanto poi alla suppellettile artistica appartenente alle soppresse Corporazioni, si è già veduto come la Deputazione Filarmonica, nel sopra riferito suo Pro-memoria alla Reggenza di Bologna, constatasse che non tutta si era potuta raccogliere, essendone stata una parte sottratta od alienata prima ancora che la Deputazione medesima si accingesse ad eseguire il proprio mandato.
Altrettanto infine : è a dirsi del famoso Archivio del P. Martini, il quale Archivio, allorché fu dal Burney nel 1770 visitato, era composto di ben diciassette mila volumi, mentre trovasi dichiarato dalla Deputazione Filarmonica, in una sua informazione sulle operazioni da essa compiute, che 1' Archivio medesimo, era allora soltanto fornito di circa quattro mila composizioni di diversi autori.
La ragione di tale differenza però trovasi accennata in una Memoria presentata all' Illustrissima Magistratura di Bologna, in cui si legge quanto appresso :
« Sul dubbio che il Governo Repubblicano fosse per occupare 1' Ar-» chivio di musica delli PP. Francescani, il P. Mattci prelevò molte opere » interessanti, contenute in detto Archivio, sulle quali aveva Egli cospicui » titoli nel suo particolare per preservarle dalla vendita che se ne sarebbe » effettuata sull' esempio di molte altre avvenute senza alcuna riserva. Fu » difatti occupato tale Archivio, e se ne predisponeva dai conquistatori » la vendita a peso di carta, come si era praticato sui libri corali delle