xxx la biblioteca
Moltissimo sono anche le Opere melodrammatiche antiche che la Biblioteca bolognese possiede in partitura, ed anche di queste voglio notare le più preziose, che sono : le Comoediae duae etc., Coloniae 1534, di Reu-chlin Giovanni ( le prime commedie con musica rappresentate nei Collegi di Germania); V Antiparnaso, Comedia Harmonica, di Orazio Yecchi, in Venetia, appresso Angelo Cardano, 1596 (edizione originale di somma rarità); V Euridice, Fiorenza 1600, del Peri e sua ristampa in Venezia del 1608; la Catena d'Adone, Venetia 1626, di Domenico Marzocchi; la Flora, Firenze 1628, di Marco da Gagliano ; il Sant' Alessio, Roma. 1634, di Stefano Landi ; l'Erminia sul Giordano, Roma 1637, di Michelangelo Rossi ; il Dal male il bene, di Ant. M. Abbatini e Marco Marazuoli ; il Paride, di Gio. Andrea Bontempi, Dresda 1662 ecc.
Dell' Euridice del Caccini che quasi nessuna Biblioteca possiede, la nostra ha non solo la prima edizione del Marescotti (Firenze, 1600), ma ancora la seconda fatta nel 1602 dallo stesso editore, più l'edizione del Raveri (Venezia, 1607), quella del Zanobi, Pignoni e C. (Firenze, 1614), l'altra del Vincenti (Venezia, 1615), e finalmente le Nove aiie nuovamente ristampate (e sono quelle che nell' Euridice vengono dopo il coro a 6 voci), Vincenti, Venezia 1608.
Di più citerò le seguenti opere in partitura manoscritte e quasi tutte autografe, cioè : Il carceriere di sè medesimo e Chi geloso non è, amor non sente, ambedue di Alessandro Melani ; l'Armida e II vecchio geloso, di Felice Alessandri ; 1' Artaserse e la Gerusalemme liberata, di Salvatore Caruso ; 1' Alcide al bivio, di Vincenzo Righini ; La morte di Semiramide, di Gio. Battista Borghi ; e fra le più recenti esse pure autografe, il Tebaldo e Isolina, del Morlacchi ; Il Barbiere di Siviglia, del Rossini ecc.
Ma per ciò che riguarda gli autografi, la Biblioteca di Bologna, oltre quelli più sopra ricordati, ne possiede una collezione veramente insigne e forse unica. Fra i più preziosi ricorderò gli ottantun volumi del Martini formati de' suoi scritti inediti, e della corrispondenza avuta con Papi e Principi, e con tutti i più illustri musicisti del suo tempo, quali : Rameau, Eximeno, Roussier, Gretry, Laborde, Marpourg, Sacchi ecc.
Ai quali .autografi vanno aggiunti, oltre al Trattato dei generi e modi della musica, del Doni, superiormente ricordato, anche il Trattato di Sante Landi ; le Regole di contrappunto, di Giulio Valentini ; il Dialogo harmo-nico, di Scipione Cerreto ; le Regole di contrappunto, di Giulio Belli ; i Rudimenti e regole di contrappunto, di Gio. Maria Mancini; il Trattato di contrappunto, di Costanzo Porta ; ed in fine tutti gli scritti del Bottrigari.
Non mancano inoltre le composizioni musicali autografe, e fra queste