xxxiv la biblioteca
Però anche questi strumenti sono, come i sopraccitati corali, depositati al Civico Museo.
La galleria di ritratti comprende poi quelli dei più rinomati Maestri ed Artisti antichi e moderni, e fu in gran parte formata dal P. Martini. Essa va ogni giorno allargandosi per gli acquisti che si fanno dal Municipio.
Più sopra si è vedutp come mercè le intelligenti premure e lo zelo artistico e patriottico di benemeriti cittadini e delle Autorità Amministrative e politiche venisse formandosi la Biblioteca del nostro Liceo musicale, la quale costituisce tale tesoro, che qualsiasi città o nazione potrebbe a buon diritto invidiarci.
Malauguratamente però non può dirsi che nei tempi posteriori alla-sua prima formazione, la Biblioteca fosse anche tenuta in quel conto che meritava. Invero ciò avvenne soltanto allorché il Gaspari fu nel 1855 nominato Bibliotecario, ed è certo che a lui devesi la rinomanza che attualmente-essa gode ; a lui che ne' suoi scritti pubblicati, e più nella corrispondenza privata che tenne a lungo coi più dotti letterati musicali d' Europa, non cessò un istante di divulgarne la conoscenza, dimostrandone e magnificandone le peregrine ricchezze.
Prima del Gaspari la Biblioteca, o l'Archivio, come allora si usava dire, era affidata alle cure di un semplice custode, detto perciò anche archivista.
Il primo a coprire tale ufficio fu Francesco Barbieri, nominato dal Consiglio Comunale nella seduta del 9 agosto 1804. Esso, come i Professori del Liceo, aveva un sostituto, Agostino Barbieri, che nel 1829 gli successe nella carica. Nel 1851 fu scelto per archivista Camillo Ferrarmi e nel 1854 il fratello di questi dott. Giuseppe. Non è a meravigliare, dato un tale ordinamento, che di tempo in tempo qualcuno movesse lamentanza o pel disordine-della collocazione delle opere, o per non essere sì famoso Archivio posto in condizione di tornare utile al pubblico.
Dell' una e dell' altra cosa si ha prova del resto, oltreché nella surriferita lettera del Mattei, anche in un discorso del prof. Francesco Tognetti, pubblicato in Bologna nel 1818, dove è messa in evidenza la « comune » aspettazione di vedere riordinate le scuole, incoraggiate le Accademie e » sopratutto condotto a felice termine il provvidissimo divisamento di ri-» durre a comodo pubblico , degli studenti ed amatori, la doviziosa Martiniaua » Biblioteca di musica teorico-pratica ».
Anche il conte Ottavio Malvezzi, soprainteudente del Liceo, a tale proposito così si esprimeva dinanzi al Consiglio dei Savi, nella sessione del