STORIA DELLA MUSICA
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» per allontanarli, e portare la Musica alla sua » maggior perfezione. » Se questo scritto del Pe-rotti fu giudicato il migliore degli altri che senza dubbio vennero presentati a quella Società, bisogna ben dire che meschini e a riatto inetti fossero i concorrenti al proposto pie aio, posciachè con pochissimo merito si ottenne dal Perotti.
Perranlt Claude. De la musique des an-cicns. Ms. in foglio di 20 carte.
Trovasi questa dissertazione al tomo 1° pag. 29 i delle Oeuvres de physique et de mecìianique de M.r.s C. et r. Perrciult de V Acadómie des Sciences et de r Acadèmie Frangoise, divisées en deu.x voli/mes. A Leide chez Pierre Vander Ila, 1721; ed è copiata dalla detta opera.
Petra Vincenzo. Sulle condizioni dell' o-dierna musica italiana. Ragionamento di Vincenzo Petra. Napoli, stamperia di Salvatore Piscopo 1854. in 8°.
Platania Pietro. Sulla Musica in Sicilia nel presente secolo pel Socio Pietro Platania Direttore del Collegio di musica in Palermo. (Estratto di sole A carte in 4°).
Poirée Élie. L' evolution de la musique. La musique en 1884. Les bases de 1' e-volution par Elie Poirée. Paris, Librairie Fischbaclier, 1884 in 16°.
Prose de'Signori Accademici Gelati di Bologna. In Bologna, per li Manoleesi, 1671, in 4°, di pagine 432, con antiporta intagliata in rame, d' invenzione d' Agostino Caracci.
Quindici trattati ovverosia discorsi accademici contiene il libro, e fra questi uno ve n' ha del dottore (rio. Battista San liti Pellicani a pag. dove s' indaga il perchè nelle cantilene si adopri la Quinta divuinuila e la Quarta superflua, e non '//resta diminuita e quella superflua: eome altì'esì per qual ragione si rigetti ogni sorte di internali ti, <) aia superfluo, ò aia diminuito della Ottava. Un discorso della musiea di Girolamo l)e-siderj si legge a pag. 321.
Provedi Francesco (Sanese). Paragone della Musica Antica, e della Moderna: Ragionamenti IV di Francesco Provedi coltellinajo Sanese. In 12°. 1/ opuscolo fa parte di un volumetto della Raccolta del Calogeri*. Non v' è numerazione di pagine, ma occupa le prime '>4 carte del volumetto cui appartiene.
Siccome quest.' opericeiuola trovasi nel principio della Raccolta Oalogeriana, così non ha che un'antiporta seguit i dall' indice de' Ragionamenti, e dalla seguente dedicatoria : « All' Kininentiss. e Reverendiss. Principe 11 Signor Cardinale Alessandro Tanara.
« Non si sarebbe certamente creduto, Kminentissimn >> Principe, che la Musica, dopo d* essere stata «la » più rinomati Legislatori della Greca Nazione eon-» siderata cosi utile, anzi necessaria ili una ben » regolata Repubblica, come il mezzo più atto * ad ingentilire gli animi nostri, e moderare i » costumi, fosse stata dipoi per cadere in uno
» stato sì deplorabile, come al presente si vede. » La corruttela di questo secolo vi ha introdotto » tante, e sì ridicole variazioni, che veggendosi » adesso che quella specie di Musica, la quale si » crede ora la più eccellente, produce effetti del » tutto opposti a quei che dalle pili accreditate » Storie ci vengono riferiti, tutti generalmente » pensano che quella meravigliosa antica Musica » Greca sia affatto nell' obblivione sepolta, né » più nei rimanga alcun vestigio; oppure, che » tutto quello che dagli Antichi intorno ai mira-» bili effetti di essa ci viene esposto, sia una » delle più alte menzogne che la Greca vanità » abbia mai saputo inventare. Per quanto le mie » deboli forze, ed il breve giro d' una Disserta-» zione mi hanno permesso, contro la comune » oppinione, che la voleva perduta, 1' ho per così » dire dissotterrata, e 1' ho posta in confronto » colla moderna, dimostrando nel tempo stesso i » pregi di quella, e i difetti di questa. Ella avea » bisogno d' un Protettore d' alto lignaggic e » di somma autorità, che la restituisse nell' an-» tico splendore, e nel rango delle scienze, da » cui 1' ignoranza, e la voluttà 1' hanno tiranni-» camente fatta cadere. Io non poteva trovarle » un più valevole sostegno di voi, Eminentissimo » Principe, che oltre al possedere le più eroiche » virtù, non isdegnate nutrire nel vostro grande » animo un parziale all'etto perla Musica facoltà, » di cui siete ottimo conoscitore, e cui vivamente » desiderate di scorgere al più alto segno perfe-» zionata. Ecco dunque che io col più profondo » ossequio ardisco di presentarvi questa mia breve » Dissertazione. Degnatevi adesso, come umil-» mente vi supplico, di onorarla della vostra va-» lidissima protezione, essendo sicuro che com-» parendo essa nel gran teatro del mondo con » in fronte il glorioso nome di voi, Eminentis-» simo Principe, non sarà subito orgogliosamente » schernita, come da molti forse sarebbe sol-» tanto nel rimirarvi il mio nome. Intanto ba-» ciando prostrato la Sacra Porpora, con osse-» quiosissimo rispetto mi dedico.
» All' Eminenza Vostra » Siena 22 Novembre 1752.
» Uiniliss. Devotiss. Obbligatiss. Servid.
« FRANCESCO PROVEDI. »
I. Ragionamento. Si tesse brevemente l'Istoria della
Musica. Si fa vedere 1' uso, e la stima che ne facevano i Greci, ed il pensiero che si prendevano per conservarla nella sua purità; si dichiara in che modo la Musica Greca sia passata sino a noi; ed in line contro la comune opinione dimostrasi, che ella esiste ancora al presente.
II. Rag. Si paragona l'antica Musica Greca colla Musica moderna Teatrale, e si dimostra l'eccellenza di quella sopra di questa.
III. Rag. Si paragona 1' antica Musica Greca colla Musica moderna Ecclesiastica, o questa sia fatta all' uso Teatrale, o alla Palestrina, volgarmente detta a Cappella: e si pone in chiaro, che l'antica e più perfetta della moderna.
IV. Rag. Si dimostra, che una delle primarie cause dell' imperfezione della moderna Musica, è stata la poco propria maniera, colla quale è trattata da' suoi scrittori.
Dalla copia qui sopra apposta dell' indice de' Ragionamenti compresi india Dissertazione «lei Sanese fabbricator «li coltelli, abbastanza rilevasi 1' aberrazione! della sua mente senza ricorrere ai giudizi che se ih* diedero dopo la pubblicazione «li •Miei miserabile scritto. Tuttavia si veggano le Memorie per servire all' Istoria Letteraria, tomo r>° parte 2a, per il mese di Febbraio 1755. In Venezia, appresso Pietro Yalvasense 1755, in 8° a pag. .'»«;. Veggansi pure alcune lettere autograte «lei Provoli, (? del Chiti sopra questo stesso proposito, e un articolo dell' Avv. Casamorata nella « Gazzetta Musicale «li Milano, anno sesto, 1847, pag. 253.