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TEORIA
» dedicare, come ad uno acerrimo protettore de » uirtuosi, accio che ella camini sotto lo splen-» dorè del gran nome, & forma di lei già prima » che hora celebrata per tutta Italia per le bocche » di molte untuosissime persone, delle quali la » sua Illustrissima Casa è continuo albergo, come » le molte, & diuerse loro opere, che sotto la » sua protettione sono state al mondo publicate, > possono farne ampia fede, & testimonianza, alla » perfettione delle quali potrebbe forse cedere » questa mia; ma non cederà giamai ad alcuno » 1' animo mio pronto di amarla, e di riuerirla, » come antico, & deuoto seruitore, che io mi » tengo esser delle sue rarissime qualità. Vostra » Signoria Illustre adonque si degnerà di accettar >» questo mio picciolo dono, & hau^ndo più tosto » riguardo alla benignità di se stessa, & alla mia » buona intentione, che alla bassezza del pre-» sente, fauorira le mie fatiche, & mi farà degno » della sua gratia. Alla quale offerrendomi, quanto » più riuerentemente debbo, baccio le mani.
» Di V. S. molto Illustre
» Seruitore GIROLAMO DALLA CASA » detto da Vdene. »
Nel retto della seconda carta:
» Ai Lettori.
» Hauendo io già molto tempo deliberato di pigliar » un giorno la penna in mano, & mostrar il uero » modo di diminuire à benefìcio di qualunque » persona, che si diletta; & hauendo scritto questi » due miei libri di Minute. Ilo uoluto darli alle » stampe, accio ogn' uno se ne possi seruire, per » tutti gli strumenti di flato, & Tasti, & ogni » sorte di Viola.
. » Nel primo Libro adunque si tratta delle lingue, & » del diminuir semplice di croma sopra la semi-» breue, & Minima sì principia prima di grado » à Nota per Nota, & poi per Terza, & Quarta, » & Quinta, & Sesta, ir. Settima, &. Ottaua. Se-» guita poi la Minuta de Semicroma sopra li » medesimi essempij, & nel fine hauete gli es-» semp$ del Tremolo gropizato sopra la semi-¦» breue, & Minima. Di poi seguitano i groppi » battuti sopra le simili Note, le quali si adope-» rano nelle cadenze.
» Toi seguitano alquanti Madrigaii a 4. di Cipriano » di Crome Semplici, con 1' essempio inanzi la » Menata per dimostrar à Nota per Nota quello » si fa per potersene seruir in altri luoclii, & » questi Madrigali li potrete sonar in compagnia.
» Seguitano ancora altri Madrigali de» medesimo » auitore a 4. de Semicrome semplici sopra il » medesmo modo delli primi.
» Si vedono poi passi, & cadentie tolte da diuersi » Madrigali A Canzoni Francese ; nelle quali » passi si mostra là Minuta di Croma, &. dipoi » ile Semicroma sopra ogni passo.
» Seguitano poi le Semicroma, & le treplicate che » sono 24. per battuta sopra passi & cadenze, » dopoi queste seguita un' altro essempio sopra » passi, & cadenze delle treplicate & le quadru-» plicate che sono 32. per battuta. Seguitano » ancor passi & cadenze delle treplicate semplice, » che sono le 24. per battuta. Seguitano dopo » queste le quadruplicate semplice, che sono » le 32. per battuta sopra passi, & cadenze.
» Dopoi si tratta del diminuir misto, che sono le » quattro figure insieme, cioè Croma Semicroma » Treplicate, & quadruplicate, sopra passi, & » cadenze, de diuersi Madrigali, & Canzoni Fran-» cese.
» Et molto mi son marauigliato, & tutta uia mi resta » nell' animo gran stupore, che tanti Eccellenti » Musici, che hanno scritto, non habbino mai » trattato, se non della Croma, & Semicroma & » non hanno trattato delle altre due figure le
* treplicate, che sono le 24. per battuta, & le » quadruplicate, che sono 32. per battuta. Es-» sendo tanto necessarie nel diminuir, che in » uerita non si può far di manco nel diminuir » di loro: perchè il diminuir Misto è il uero di-» minuir, cioè delle quattro figure Croma, Semi-» croma, Treplicate, & Quadruplicate. »
(A tergo poi della seconda carta):
» Delle Tre Lingve » Principali.
» Essendo la lingua riuersa, la principal delle tre » lingue la metteremo nel primo loco, per hauer » lei la simiglianza della gorgia più che l'altre. » Et si domanda lingua di gorgia. Questa lingua » è velocissima, & è diffìcile da rafrenar, lo batter » suo è al palato, & si proferisse in tre modi.
j, * Ler, ler, ler, ler, der ler, Ter, ier, ter, ler. » E' 1 primo è proferir dolce. Il secondo è me-» diocre, & il terzo è più crudo degli altri, per » esser più pontata lingua. Nel principio del-» l'opera hauete gli essempij di tutte tre le sorte » di proferir: nel qual sarà scritto le sue sillabe » sotto ogni nota, & compagnarete la lingua con » la mano. Questa regola la 'osseruarete sopra » tutti gli essempii.
» La seconda lingua è queste1: Tere, tere, tere, te-» rete. Questa lingua si dimanda lingua dretta, » il suo batter è nelli denti, & è lingua per na-» tura leda & è buona per la Minuta di Croma, » & Semicroma, essendo naturalmente rafrenata. » Doue hauerete il medesimo essempio, che dico » de sopra.
» La terza lingua è questa: Teche, teche, teche, » techete. Questa lingua si batte nel palato ap-» presso alli denti è lingua cruda per sonatori, » che uogìiano far terribiltà; non è troppo grata » all' orecchio, & è per natura ueloce, & difficile » da raffrenar. Hauete 1' essempio simile alle » altre.
» Ne sono poi due altre, che si essercitano ordina-» riamente, lassaremo alcune altre, che non fanno » proposito per hora di parlarne, parlerò sola-» mente di queste due. La prima è questa: te, y te, te, te, questa è buona, & si essercita nel » proferir le note fino alla Minuta de Croma. » Seguita poi queir altra, che si proferisse per » De, in questo modo : de, de, de, de. Vi potrete » essercitar sopra li medesmi essempi dell'altre. » Questa è più dolce, che non è la prima, si » batte nel palato, & l'altra nelli denti. Potrete » pigliar quella ui pare à uoi, sono tutte due » pigre per natura, sono dedicate alla Minuta » di Croma. Io non me estenderò pili in questo, » hauendo detto à bastanza. Trattaremo nel se-
> guente ragionamento del Cornetto.
» Del Cornetto.
» De gli Stromenti di flato il più eccellente è il » Cornetto per imitar la uoce huinana pili degli » altri strumenti. Questo stromento si adopera » piano, & forte, & in ogni sorte di Tuono, si » come fa la uoce. Risogna donque essercitarsi » à far buon stromento, & guardarsi di non far » il stromento, che babbi nel Corno, ne del muto. » Adonque si deve accomodar il labro talmente, y che faccia buon strumento, il labro aperto fa » il stromento che ha del Corno, & muto, il labro
* troppo stretto fa il stromento sfesso. Dunque » si tenera la uia di mezzo. Vuol esser sonato con » descretione, & giuditio. La lingua uuole esser » ne troppo morta, ne troppo battuta: ma uuole » esser simile alla gorgia. Poi nella Minuta fa » poca robba, ma buona. Si che ogn' uno tendi
> al bel stromento. alla bella lingua, & alla bella » Minuta, & ad imitar più la voce humana, che » sia possibile.