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PRATICA
^Billi !>• lattaio, ravennate. Messa e Mottetti a otto voci di D. Lutio Billi da Ravenna Monaco Camaldolese: con il hasso generale per maggior comodità de gl'Organisti. Primo Libro. Nouamente composto, & dato in luce. - In Yenetia, Appresso Ricciardo Amadino 1601 - in 4.° (A tergo del frontispizio leggesi la seguente dedicatoria):
Al Molto Illustre et Reuerendissimo Mons.re Sig.r mio Colendissimo II signor Astasio Ginanni Arcidiacono di Rauenna.
Nò per giouare al mondo, nò per cupidità di gloria, ma solo per non essere giudicato indegno di vi-uere, &. per non morire nell'otto, peste, che indusse Sofocle a dire che gli otiosi non sanno Dio. & Menandro, che è più misero l'otioso, che '1 felicitante, mi diedi allo studio della musica; At i miei secondi frutti li vengo ad offerire a V. S. Reuerendissima; come a mio Signore (humanamente parlando) supremo, gloria di questa mia patria Ravenna; a lei li consacro come ad un soggetto, quale lei è decoro, & corona; La supplico adunque si degni concedermi il fauore del suo nome, accioche portandolo segnato in fronte, possano con più auttorità arditamente vsciro in luce , & Intuendo in se qualche imperfettione , sotto l'altezza del suo nome coperte, si facciano perfetti, cosi Iddio lungamente a maggior altezza. & felicità conservi V. S. M. Illustre & Reuerendissima ; alla quale humilmente bacio le mani.
Di Rauenna li 25 di Genaro 1601. Di V. S. M. Illustre & Reuerendiss.
Humiliss. & deuotiss. Servitore D. LUTIO BILLI.
Da questa lettera sembra potersi arguire che il Billi avesse pubblicata altra sua opera musicale prima della qui riferita, appoggiandomi alla frase « i miei secondi frutti li vengo ad offerire a V. s. Rei-.,ua ».
BiNegliini Giovanni, mantovano. Ad ino-dum R. D. Presbiteri Joannis Biseghini Mantoani Organistae Portus Gruarij Mis-sarum quaternis vocibus liber primus cum Basso ad Organum. Cum privilegio. Nunc denuo in lucem aeditus. - Yenetiis, apud lacobuin Vincentium. 1613 - in 4°. La sola parte, del Basso cantante. (A tergo del frontespizio havvi la seguente dedicatoria) :
Per Illustri bus & admodum R. K. Dominis Dario Sbroiavaccae I. V. D. Decano, Francisco Pani-galeo l'raeposito, caeterisque Nobilissimis Oa-nonicis Capituli Concordiensis Dominis meis colendissimi*. Deditissimi^ Seruus Joannes Bise-ghinus.
Sciebam, Amplissimi Domini, plerisque putido nimis. «fc impudenter a me factum visum iri, quod , cum viderem libellos propé innumeros circunferri can-tionum earum, quae inter Missarum solemnia ce-lebrantur niihi quoque aliquid in eo elaborandoli censuissem. .Quibus si instituti mei ratio nota ^it, profectò aliter sentiant. Nulla enim me huc impulit aemulatio , nulla spes, nulla ambitio. Quam longissimè haec a nobis absunt. Quid igi-tur? ho«- videlicet. V estremili erga me benell-
ciorum, memoria, Domini colendissimi, quibus , me maxime deuinctuin, atque obnoxium esse ingenue fateor, efliciebat, vt dies noctesque meditarer qua potissimum ratione fldes mea in eo aliqua saltem ex parte liberari posset. llocigitur saepius cum animo cogitanti venit mihi in inentem hoe nescio quid excudere, quod vobis elargirei-. Stultè quidem, si postulem vt hoc in aestimationem, aut in soiutum accipiatis. Nullis enim pretij res quae tantis vestris in me promeritis respondeat ( Sed ingenij mei tenuitas, vt altius eniterer, non pa-tiebatur. Extet igitur nunc saltem hoc argunien-tum vestrae eximiae erga me benignitatis, vt in posterum audacius huiusmodi aliquid aggrediar, quod magis sit aptum meritis vestris, & magis indicet quam si ni ad omnia paratus, quae vos velie & merito erigere intelligam. Valete.
Datum Venetiis. Kal. Septembris 101
Bissone Don Gio. Ambrogio di Vercelli. Messe brevi a otto voci Piene dedicate al Gloriosissimo Sant' Eusebio Vescovo Martire e Protettore Principale delT Antichissima Chiesa di Yercelli da Gio: Ambrogio Bissone Canonico Minore Beneficiato, e Maestro di Capella della stessa Cattedrale. Opera Seconda. - In Bologna, per Giuseppe Antonio Silvani. 1722 - in fol. pie. Canto, Alto, Tenore, Basso primo Coro: Canto, Alto, Tenore, Basso secondo Coro ; Violone o Tiorba; Organo primo e Organo secondo. - In tutto opuscoli undici.
In più luoghi della dedicatoria il Bissone s'appalesa di patria Vercellese, nò qui occorre trascriverne i passi. Uno solo ne rapporteremo, perchè ci svela i sentimenti dell'autore intorno la presente sua opera. Eccolo :
.< Non Ila dunque di meraviglia se a voi l'astore un » tempo infaticabile della mia Patria e poscia » Pietosissimo Protettore della medesima Eusebio » Santo, ardisca di offerire alcune mie Musicali » Composizioni, e col vostro Nome consoci-arie. » A me ancora tra gli altri molti che con lode-» vole esercizio impiegano in Composizioni di » questa sorte l'opera loro, è avvenuto di fati-» carvi intorno alcun tempo, e sia detto per lodo » di que! Dio di cui è dono ogni acquisto della » nostra industria e fatica, non senza qualche » plauso e lode di chi concorse, overo per von-» tura mia s'abbattè ad udirle ecc. >.
Alla dedicatoria dpi Bissone succede un cattivo soletto in sua hlde d* ignoto poeta, nel cui indirizzo l'autore «li queste Messe è qualificato col titolo di Don. Ciò ci fa apprender che il Bissone era sacerdote.
Quattro sono le Messe contenute nell' opera.
TI secondo Libro delle -Messe brevi a otto voci piene consecrate all' Illustrissimo Signor il Signor Conte dio. Battista Sigismondo Tizzone Marchese di Crescenti no, Co. delle Rive, Signore del Ca-stellazzo, e de' Signori Decurioni della Città di Vercelli da ({io. Ambrogio Bissone Maestro di Capella nel Duomo di Vercelli. Opera Quarta. - In Bologna , per Gioseft'o Antonio Silvani. 1726. -in 4.° Opuscoli dieci completi. ( Nella