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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — E perchè questa dimanda? chiese la madre al figliolino. „ Perchè m' è caduto il sillabario. — Ebbene , se t* è caduto , piegati un poco a raccoglierlo senza incomodare la povera Lena, che ornai non si può più muovere : anzi , impara bene fin da quest'oggi a non importunare altrui.per quelle cQse che ti puoi fare da te stesso;^ hai inteso, carino?
   — Giorgetto ascoltò la lezione, ed imparò a non essere pigro, e a non importunare i suoi situili senza necessità .
   6 . • , LÀ CADUTA
   Jtn un freddissimo mattino d'invernò, Metilde co' suoi figlioKni, Emilio e Nar-duccio, andava a far visita ad un' amica. Passavano per una piazza, il cui lastricato tutto era coperto di ghiaccio. Ad un tratto un pover uomo, che stava lor dinanzi, sdrucciolò e cadde. „ Oh bello, bello ! sclamò Narduccio ridendo. — Emilio non rise, ma corse ad aiutare il caduto, il quale lo ringraziò di tutto cuore, e zop-