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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — *7 — mandava in qualche Ioogo, ed egli vi
   andava con ogni sollecitudine. — Un giorno , che correva alla Posta con una lèttera 7 incontrò un suo compagno di scuola, che gli disse : Dove vai ? — Alla Posta delle lettere. — E perchè corri tanto ? — Perchè il babbo ha fretta. — Hai molta premura pel tuo babbo ? — E perchè non dovrei averla ? Non ascolti tu la dottrina che c' insegna il maestro, di aver premora e gratitudine pei nostri genitori , che tanto fanno e tanto studiano pel nostro bene? E non dovremo noi ri-eambiarli con amore? — Hai ragione, rispose il compagno : e le parole di Giovannino non gli furono inutili.
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   I RISPARMI
   ^tl signor Evaristo aveva due figiioli-ni, Pippo e Gigetto; e vedendo che spendevano i quattrini lor regalati in ghiottonerie 9 li chiamò e disse loro : Miei cari figliólini, ho fatto osservazione che voi gettate tutto il denaro in confetti, in
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