Stai consultando: 'Cento novelline morali pei fanciulletti ', Salvatore Muzzi

   

Pagina (22/143)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (22/143)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   di nostra casa. II tuo buon nome si farà palese di per sè} e sarai più cara che dandoti al rumore del mondo.
   17
   LA DOCILITÀ
   Jl^adami, Tonino, diceva il signor Guglielmo a suo figlio : ti sembrano un poco aspre le mie correzioni, ma sta sicuro che le fo per tuó bene.. Vieni meco : guarda a quel pero là nelP orto * Vedi belle frutta che ha! Sono grosse come cedri, e del più grato sapore. Ora, passiamo nel vivaio : guarda a quel pero colà nel mezzo. Vedi, le suè frutta sono piccole come sorbe, e di sapore disgustoso . — Ed' onde avviene tanta differenza ? dimandò Tonino. — Av-vien da questo, che il pero dell' orto è coltivato dal nostro Isidoro, e quello del vivaio è sempre stato in balìa di sè stesso , intendi ? Così tu pure, se ascolterai le correzioni de' tuoi superiori, crescerai utile e dabbene, altrimenti sarai un cattivo disutilaccio. — Tonino pensò