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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   SO
   LÀ CAUTELA
   ^^dimi bene, figliuol mio, diceva un ricchissimo cavaliere a un suo figlioletto di dieci a dodici anni : non creder tanto alle lodi che ti vengon date , perchè non sempre saranno figlie di schiettezza , ma spesso deriveranno da adulazione. — E che cosa è l'adulazione? dimandava il fanciullo. — È dessa una lo^ de, rispondeva il padre, che viene data per lo più ai doviziosi, noti pel merito loro ma per le loro ricchezzeVuoi tu avere un' immagine dell' adulatore ? discendi meco nel campo... Or bene} vedi tu qoelP edera, che veste il tronco di quella quercia? — La vedo. — Ecco l'immagine dell' adulatore. Mentre sembra che abbellisca là quercia, le rapisce; una porzione dell' alimento , e se ne gioiva per $è. Rammentati adunque quell'edera, e guardati dall'esser credulo alle lodi ; Ma avverti però a non divenire troppo diffidente, perchè gli estremi non