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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — *8 — vorate ? — Non ne abbiamo mica faiso-gno « — E avete mai la voglia di stare allegri? — Mat. — Ebbene provate a far qualche cosa, e vedrete come P allegria sarà subito con voi. — I ricchi fanciulli fecero un po' di sforzo dapprincipio per occuparsi^ ma in breve tempo conobbero che il «contadinello avea ragione , e che il più ber secreto per esser lieti è quello di nón istar mai in ozio.
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   LA GENEROSITÀ
   ^Talentino ed Anselmuccio erano due fanciulli che si amavano teneramente . Il primo avea sortito da natura sve-gliatissirno ingegno', e l'altro era molto più tardo'. Perciò Valentino otteneva sempre onori in scuoiare il povero Anselmuccio provava molta malinconia pel dispiacere di non saperlo emulare. Quando Valentino conobbe la cagione della malinconia di lui, n'ebbe tanta compassione, che decise fare un sacrifizio dell'amor proprio perchè l'amico