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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 3o — Pabbattimento dell9 amico, corse alla genitrice, e sclamò. Ah, madre mia, sono pure sciagurato ! — Che ti è avvenuto ? — Ah , ne sono desolatissimo !... mi perdonerete, mia c^ra mamma ? Non temere, parla ... parla con sicurezza. ~ Correndo, ho rovesciato il tavolino d'ebano, e le tazze... — Si sono infrante, non è vero? — Ah, si! — Non mi dir bugie; chè non si debbono e non si possono dire per verun conto ! Ti rammenta di parlar sempre il vero, a qualunque costo! Ho veduto chi ha rotte le porcellane, passando per la galleria, ma ti assicuro che non ne avrà alcun rimprovero . — Alberto abbracciò la madre singhiozzando , e andò poi subito a consolare P amico.
   1? AMOREVOLEZZA
   ravi, i miei cari ! diceva la signora Geltrude a' suoi nipotini : amatevi sempre , e trattatevi con benevolenza come ora fate , e sarete benedetti da Dio e