Stai consultando: 'Cento novelline morali pei fanciulletti ', Salvatore Muzzi

   

Pagina (31/143)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (31/143)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 3i ~ dagli uomini. Fino i bizzarri e cattivi vi ameranno, o almeno almeno non vi potranno far del male , sapete : — Oh che piacere! — Senza dubbio che è un bel piacere. Anzi, a proposito della benevolenza vi voglio narrare una storiella. — Narra, narra , cara nonna , dissero ad una voce i fanciulli. — Voi conoscete il ragazzetto Teodulo, non è vero? — Si, elle lo conosciamo. — E sapete come sia buono, umile, e pieno di amorevolezza con tutti. — Oh, si si, è un vero gioiello ! — Or bene, V altro giorno usciva egli di chiesa, quando tre ragazzacci lo videro , e il più cattivo disse ai compagni : andiamo a beffare quel bigotto. — Oh guardati dal farlo ! soggiunsero gli altri due } se i nostri amici lo sapessero, guai a noi ! E poi, rispondi bene, chi è che possa far del male a Teodulo, a quel dolce fanciullo, che mai non ha offeso nessuno? — Avete ragione: scusate (rispose il cattivello): e tutti tre chetamente proseguiron la loro strada... Eh ! che ne dite , fanciulli miei ? non è bella cosa esser dolci di carattere? —• Oh si davvero ! Imitate dunqne Teo-