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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   la diceva troppo pesante per lo stomaco d'un infermo } un altro di la riputava poco sostanziosa^ un terzo affumicata } e tanto indugiò a recargliela, che quandoandò finalmente in soccorso del poverello, sventuratamente lo trovò morto. Questo fatto lo colpì con tant& efficacia, che da quel giorno in poi imparò a non differire mai al domani quelle opere buone che poteva fare all'istante. /
   IL BUON CUÒRte
   <^!Lndreino guardava uq giorno ad una stampa in litografìa, e poi diceva a suo padre: dimmi, babbo, chi è que-st* uomo tutto armato, che porta i^n vecchio sulle spalle? r; ^ un certo Enea che fugge da Troja sua patria, l perchè i nemici Phanno incendiata. — E il vecchio afflitto chi è ? — JÈ Ancljiise $uo padre, che più non regge sulle gambe , tanto è vecchio è addolorato il poverino , e viene così messo in sicuro dal pietoso figliuolo, — Che buon figliuolo