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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 54 -duto la sua mamma, ed essendo rimasto col solo genitore infermiccio, gli dimostrò sempre tale rispetto e tali cure, che per la sua età di sei anni dir si potevano straordinarie. Durante la state prendeva un gran ventaglio, ed assai prima che suo padre andasse al riposo, rinfrescava la stuoia ed il capezzale sopra cui il genitore doveva coricarsi: d'inverno entrava in letto prima del padre, e riscaldavagli col suo corpicino il posto, che poi ce-devagli quando volesse dormire . Questo fanciullo pietoso aveva inoltre mot-t'ingegno, per cui facea compiuta la consolazione del suo babbo* Eppure il credereste ? tutti lodavano in lui più la figliale pietà che il beli9ingegno: tant'è vero che più si pregiano le doti del cuore di quelle della mente! „ — Qui finiva la Novellina, e il maestro si avvide che Micheluccio si asciugò una lagrima. — Era senza dubbio una lagrima d* ammirazione, e di fermo proposito d' imitare il piccolo cliinese !