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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   guato alle formiche di adunare il grano nel buoA tempo per la cattiva stagione ; alle api di raccogliere il succo de'fioriper comporne il miele ; ed al castoro di fabbricarsi la tana con indicibile industria. Iddio adunque ha insegnato ad ogni creatura quel che debbe faré, e ciò ti basti per credere, e per adorarne Pinfinita bontà.
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   LA VITA MIGLIORE
   aro fanciullo, non piangere, diceva un vecchio a un ragazzetto, il quale si sgomentava alla vista d'una bara. Vedi tu codest'uomo pallido, che par non veda e non oda? Ei non è morto , no . Egli pensa, e vive meglio di noi. Il suo corpo è spento, P anima sua è lontana dalla terra. Egli obbedì alle leggi di Dio, e Dio lo ha assistito negli ultimi istanti, e lo ha ricevuto nella sua gloria. Impara di qui, o fanciullo, che non è sventura il morire