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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   giórno, prima di mettersi al filatoio / lai pòvera vedovi Cunegonda re-citava còn mólto raccoglimeli tò le sué Orazioni del maitirro, e leggeva poscia aeMik* àeHé preghiere il captalo del fibra01 iMsé noa mattina quel tfatté ddle srtre psgtoè, eh* Vaééoitfandalé ojpes#i di tataeficèntof. É? éfcme, el* efcdàmò, eefmè itìai^xftrei io firf „ del bene à* ratei stuoli ? io    ^dferònoipér'freddo, è pòrno appena
   „ filare? noti bòpagatal* pilone , 0 „ sarò presto obbligata ad accattare eie» „ mosina alle porte de9 pietosi . ,, — Pure riflettendo come potrebbe far del bene ad altrui, si rammentò che una sua a* mica sin dall9 infanzia, la fiale abitava alla parte opposta della cittì, era povera,